lunedì 3 giugno 2013

"Ma la casa di Carrie aveva la cucina?"



Durante i risvegli bruschi nelle notti insonni mi vengono alla mente le domande più assurde ed inutili. La scorsa notte i miei dubbi amletici sono ricaduti sulla presenza o meno di una cucina nell'appartamento di Carrie Bradshaw. Per farvi capire a che livello sono arrivata. Ma non è proprio una novità: che io sia fissata con le planimetrie degli appartamenti fittizi che mi capita di osservare nei telefilm, è risaputo. Sono anche certa ci sia un nome per questa mania ossessivo compulsiva. Nel buio della mia cameretta alle tre di notte proprio non riuscivo a ricordare alcuna scena nella sua cucina, nè ad immaginarmi Carrie ai fornelli. Tormentata dal dubbio stamattina mi sono messa a cercare sul web ( detto fra noi , anche per la ricerca online compulsiva credo esista una termine tecnico! :P). Manco a dirlo mi sbagliavo, una mini cucina c'è eccome. Chi lo avrebbe detto che ce ne fosse lo spazio in quel mini mini appartamento? Niente da dire, gli architetti newyorkesi ne sanno una più del diavolo. Su una cosa però, io e altri mille spettatori avevamo ragione: non c'è modo che una giornalista possa permettersi un appartamento del genere, e quella miriade di meravigliose scarpe! ;P

Per restare in tema, e se come me siete tipi curiosi, vi lascio con una carrellata di planimetrie di appartamenti telefilmici famosi, da Friend a TBBT, dai Simpson a HIMYM, da Gilmore Girls a Will&Grace, c'è ne è per tutti i gusti. E le stampe si possono anche acquistare. Chi è la pazza ora, eh eh??? xD

Monica, Rachel, Chandler & Joey vivevano qui.
I Simpson: voi lo avevate capito che c'erano due soggiorni?
TBBT
Gilmore Girls: ancora non mi spiego perchè Rory dormisse vicino la cucina.

Tutte le planimetrie le trovate nel negozio etsy 

venerdì 24 maggio 2013

Dress Like in The Great Gatsby.

Non vi nascondo di non essere per nulla attratta dalla moda anni '20 eppure durante tutta la durata del film di Baz Luhrmann non ho fatto altro che ammirare ogni singolo capo d'abbigliamento sfoggiato dai personaggi che calcavano le scene. Dai protagonisti alle comparse, dalle acconciature agli accessori, dai gioielli agli arredi, tutto trasudava l'immenso lavoro che c'era dietro. Tra Prada, Tiffany&Co., il Plaza, MAC e Moet&Chandon gli sponsor si sprecano. Quando il gioco vale la candela, bisogna dirlo. Vi lascio alle immagini, che valgono più delle mie insensate parole.

Daisy Buchanan e il suo infinito repertorio di incantevoli vestiti.


Jordan Baker e la sua adorabile altezzosità.

Gli uomini, impeccabili.

Le "spartane" location. :P

Questo film per quanto mi riguarda è assolutamente da rivedere, per cogliere ancora meglio i minuziosi particolari che lo rendono magnifico.

giovedì 23 maggio 2013

Questione di cover.

Ecco a voi la cover per iPhone più bella che abbia mai 
comprato. La adoro e dovevo mostrarvela. ;P.
E' la Gizmon iCA e potete acquistarla praticamente ovunque online.

Il Grande Baz.


Non vado per il sottile e ve lo dico fin da ora, questo film per me è stato perfetto.
Sono consapevole che persone di gran lunga più competenti della sottoscritta lo hanno criticato e che tra chi lo ha visto vi è una netta divergenza fra chi lo ha amato e chi lo ha odiato, azzardo a dire fra chi ha letto il libro e chi no. Azzardo perchè mai prima d'ora, nella mia personale e ristretta visione, un film era mai stato tanto ligio al dovere di trasporre un libro. Noi lettori siamo sempre così smodatamente pignoli che, quando un film adatta un romanzo per l'occhio dello spettatore ignaro, ne facciamo sempre una questione personale. Questo non è assolutamente il caso, semmai l'opposto. Credo che la pressione di dover adattare un romanzo tanto osannato dagli americani si sia tradotta in una traslazione tanto particolareggiata e godibile per chi ha assaporato il romanzo di Fitzgerald quanto infinita e noiosa per chi invece non lo ha fatto.

C'è poi la scelta del cast, che dire su di loro? Incredibili dal primo all'ultimo. E non parlo solo della Mulligan che già figurava tra le mie attrici preferite, ma addirittura di Tobey Maguire, che invece non ho mai particolarmente apprezzato. Jordan, Gatsby, Daisy, Tom, tutti personaggi così perfettamente riconoscibili nell'essere esattamente come dovevano.
A costo di apparire pedissequa e ridondante (:P) ripeto: secondo me chi si aspettava qualcosa di diverso, non ha letto o non ha colto l'essenza del romanzo. Che sotto la superficie patinata cela un'angoscia che deriva non tanto dalle morti violente ma dalla spiazzante consapevolezza che il dolore peggiore, quello che ti logora lentamente ma inesorabilmente, può derivare da un sentimento tanto frainteso quanto osannato, tale è l'amore romantico.

La ricchezza di particolari, l'esatta trasposizione dei dialoghi e delle considerazioni di Nick, forse non hanno fatto tribolare il cuore di chi non conosceva Il Grande Gatsby. Io invece mi sono commossa, per la bellezza del film che trascende gli effetti scenici e le location lussureggianti, e alla fine assieme a James Gatz mi sono ritrovata ad allungare ancora una volta, ancora di più le braccia verso l'agognata luce verde.

« Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato. »

lunedì 13 maggio 2013

Dress Like a "Good Wife".

Per celebrare, o meglio esorcizzare questo magnifico, adrenalinico, "dammi-altri-5-min-ti-preeego!!!11" finale di stagione di The Good Wife  mi delizio cercando gli autfits della protagonista. Sarà che la sua crescita come donna indipendente si delinea esplicitamente anche con l'evoluzione del suo guardaroba, sarà che è perfetto per la donna grintosa e di carattere che lo indossa, fatto sta che mi piace spulciare le scelte di stile di colei che spero diventi presto la signora Cavanaugh. Che indossi costosi tailleurs in tribunale o sfoggi abiti lunghi alle serate di gala, Alicia è sempre impeccabile ed elegante, senza rinunciare alla femminilità di un paio di Louboutin. 
Ah, le gioie di un lavoro ben retribuito... ;P


 Ora non mi resta che aspettare con ansia la prossima stagione!
Ehm ehm scusate l'off topic ma era inevitabile... 

domenica 14 aprile 2013

Aggiornamenti B&B.

Speriamo il nome ci porti bene! ;P
Ve lo avevo promesso, e tra l'altro si tratta di un cambiamento così grosso che mi sembrerebbe anche strano non condividerlo con voi qui sul blog. In questi ultimi giorni ho dedicato tutto il mio tempo al progetto, per darvi una misura dell' impegno messo vi dico solo che non sono in pari con le mie serie tv preferite, orrore! u.u Ma torniamo all'argomento cloù, il B&B. La struttura è ancora in fase di ristrutturazione, gli operai e i loro tempi sono diventati il mio incubo peggiore, intanto qui sulla terraferma siamo costantemente in giro alla ricerca degli arredi che mancano, impegnati nella scelta dei colori e dei tessuti. Ieri ho passato 3 ore della mia vita da ikea a comprare tazze, piatti, bicchieri e tutto l'universo impensabile necessario per la colazione. Mi sono ritrovata a dover scegliere la cucina e la lavatrice, cosa che se me lo avessero detto due mesi fa... Per non parlare del lato più tecnico della cosa: i bigliettini da visita, le brochure, gli annunci e il sito web. Che devo ancora tradurre in lingua, quindi non mi ci fate pensare! xD Non vedo l'ora che gli arredi vengano completati per mostrarvi le foto finali.
work in progress.
C'è però una cosa di cui vorrei parlare con voi, un'annoso problema di arredamento se così si può dire. xD Nella sala colazioni abbiamo una parete a semicerchio che ospita un divanetto in muratura e stiamo cercando un modo per valorizzarla dando un tocco originale all'ambiente. Abbiamo deciso di dipingerla arancio richiamandole le decorazioni della sala. Ma come potevo, visti i miei precedenti, non pensare anche ad una decorazione DIY? Ora ho mille idee che mi frullano per la testa: prendere uno stickers da applicare sul muro o optare per uno stencil dato che la parete è molto ampia? E se ci prendessi gusto con gli stencil e li facessi diventare il filo conduttore anche per le camere? In ogni camera c'è una parete colorata, in arancio, giallo, azzurro o verde a cui mi piacerebbe poter aggiungere delle decorazioni in bianco e perchè no magari anche altre del colore corrispondente su una parete bianca. Detto questo datemi in pasto tutte le vostre idee e consigli al riguardo, oggi sono in modalità creativa. ;P
spunti&idee.


Spalmarsi roba in testa.

Vi avevo già parlato della mia conversione ad una routine capelli eco bio. Bye bye siliconi, benvenuti capelli più naturali e sani. Oggi vi parlo di una ricetta casalinga eco-bio o pseudo tale da spalmarsi in testa prima dello shampoo ad uso di maschera. Ovviamente non mi prendo il merito dell'invenzione della suddetta, che è quasi il segreto di pulcinella del web insomma, ma mi piace potervi rendere partecipi della sua effettiva efficacia. Unica accortenza prima di iniziare: siate pronte a mostrare una faccia di bronzo nel caso in cui abbiate un'impalcatura in testa, suoni il citofono e siate costrette ad aprire al postino. Perchè nel 99% dei casi accade. u.u" L' intruglio che ho provato vanta fra i suoi componenti del balsamo splend'or, olio di mandorle dolci e un cucchiaino di miele. Mescolate e vi spalmate il tutto sulle lunghezze umide. Completate l'opera sigillando il tutto con una cuffia per doccia (affascinante) o ancor meglio con un'asciugamano caldo. A quanto pare più lo tenete in testa meglio è. E di conseguenza aumentano anche le possibilità che arrivi il postino, ovvio. Ma per essere belle bisogna rischiare si sa, anche di 
essere un tantinello ridicole! ;P

sabato 13 aprile 2013

Pantene Beautiful Lengths.

Usando ormai per i miei capelli solo shampi eco-bio e senza siliconi non 
avrei pensato di parlarvi nel mio blog di una marca quale Pantene. Eppure porta avanti una campagna così bella che non posso esimermi dal pubblicizzarla, seppur nel mio piccolo. L'iniziativa si chiama Beautiful Lengths e consente, a chiunque voglia partecipare, di donare i propri capelli alle donne a cui il cancro 
li ha portati via. Per farlo c'è bisogno che i capelli rispettino dei requisiti fondamentali affinchè da essi si possa trarre una parrucca come si deve, ad 
esempio una lunghezza minima di 20cm e che i capelli siano naturali e non tinti. 
Sul sito inoltre è spiegato passo passo come prendersi cura dei capelli e di come eseguire il taglio. Sinceramente non ho ben capito se l'iniziativa è valida anche qui da noi, ma visto il successo che ha scatenato non si può mai dire. Vi basta cercare le parole chiave su google per vedere volti su volti di donne più o meno giovani che hanno dato un taglio alla chioma per una giusta causa. Io mi informerò meglio e a voi amiche che mi state leggendo dico: se avevate in mente di "darci un taglio" ma siete combattute dall'eterno dilemma che affligge noi donne (lunghi o corti? :P), magari questo può essere lo sprone necessario per farlo davvero, con classe. ;)

EDIT: l'iniziativa è valida anche per noi italiane, grazie
freak the mighty per l'info! ;)

Altra bella iniziativa è Locks of Love!

giovedì 11 aprile 2013

Quando la cultura è a buon prezzo.

 
 Per me è sempre una piacevole sorpresa. Lo ammetto, non sono una da copertine rigide. Che questa mia caratteristica sia sintomo di una mancata ricercatezza o di un'eccessiva tirchieria lo lascio decidere agli altri. Ma sono certa che attirerò la comprensione di chi, come me, ha più libri che vestiti, tomi traboccanti da scaffali che non sono mai abbastanza. Un dolce inconveniente dopotutto.
Tra l'altro i vantaggi effettivi di un libro in versione economica sono molteplici ed innegabili. E' più maneggevole, lo si può sprimacciare durante la lettura e plasmarlo al lettore, quasi fosse uno scambio reciproco di materia, idee contro pieghe, storie contro copertine vissute. Perchè se è vero che una buona lettura è una nuova vita vissuta, così come il lettore fruisce un libro, un libro subisce un lettore.
Altro vantaggio per me è la leggerezza, un libro con copertina rigida pesa e poco si adatta alle strambe posizioni assunte durante una profonda immersione nella lettura. E occupa troppo spazio in valigia, che si sa, chi legge non muove un passo fuori casa senza un fidato amico di carta e inchiostro.
Tutta questa tiritera per farvi capire l'emozione di aver scoperto al supermercato una collana di libri a soli 0,99cent. Il delirio. Ho visto il Grande Gatsby e ad alta voce ho dichiarato "Questo è mio!". Manco se di fronte a me ci fosse il più figo degli attori britannici. A fargli compagnia Lady Susan della Austen. Perchè ho preso solo questi direte voi? Deve essere stato senza alcun dubbio l'offuscamento della mente provocatami dall'eccitazione.
Ma tornando alla prima domanda devo ammettere che se poi un giorno dovessi diventare milionaria acquisterei solo vecchi tomi in edizioni originali e esaudirei il sogno che ho fin da quando, tenera bambina assuefatta dalla Disney decisi che il mio personaggio preferito fosse Belle, verso cui provavo la più profonda invidia, e non per il lieto fine romantico, ma per l'immensa libreria di cui avrebbe potuto godere, e mi costruirei una libreria come solo nelle favole. Ma questa è un'altra storia.

Inettitudine Tecnologica Parte 2

Da un po' di tempo a questa parte nella mia wishing list figurava un 
"fotoapparecchio decente", le foto sgranate finora postate sul blog sono la 
testimonianza tangibile di quanto ne avessi bisogno. Nulla di eccessivamente 
professionale, di certo non avrei chiesto ai miei di sbancarsi per comprarmi una
 reflex che per l'amor del cielo scatta foto da dio, ma se non sei capace di farlo
 possederla ti rende doppiamente ridicolo. Inizialmente volevo una compatta 
ma spulciando il web e facendo due calcoli, io che in matematica non sono 
mai stata una cima, sono finita ad acquistare un iPhone 4s usato. 
Ho fatto un affare e la fotocamera fa il suo dovere. Insomma 
se va benne per Annie Liebovitz sarà più che sufficiente per me. Non 
sono mai stata particolarmente attratta da questi smartphone, nè tantomeno 
una apple addicted eppure i primi giorni con l'iFonzie ero felice come quando
 mi regalarono il GameBoy con Pokemon rosso. Presa dalla foga per il nuovo 
arrivato come tutti prima di me (non provate nemmeno a negarlo!) sono 
stata assorbita dal buco nero a perder tempo che ti porta a scaricare 
app dalla dubbia utilità. Quindi tutto bello, tutto figo, ho anche un'app
 che mette i baffi alle foto, ma sulle cose fondamentali che un telefono
 dovrebbe poterti permettere di fare, do ampio sfogo all'inettitudine 
tecnologica che mi contraddistingue. Non riesco a fare una telefonata
 senza combinare un casino, e non parliamo nemmeno del touch. Il touch 
mi odia e i miei contatti mi deridono perchè non sono capace di scrivere
 un messaggio in italiano grammaticalmente corretto. Qundi lo 
ammetto: rimpiango la tastiera qwerty del mio vecchio nokia c3... ;P

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